Il testo "Le cefalee: manuale teorico-pratico" va in pensione. Questa nuova edizione del manuale, edito per la prima volta nel 2007 e utilizzato come testo per i corsi dell'Associazione per una Scuola delle Cefalee (ASC), ne rappresenta la logica evoluzione e un significativo ampliamento.
Cambia il titolo, perché esce dalla dimensione "pratica" che aveva ispirato la prima edizione, sulla scorta della grande esperienza dei corsi ASC, per cercare di abbracciare tutto lo scibile oggi disponibile su questo complesso argomento clinico e aggiunge quanto di nuovo si è saputo in questi anni sulle conoscenze in tema di Cefalee.
In questo volume si è voluto dare un nuovo taglio all'inquadramento nosografico della cefalea, sia come malattia che come sintomo. Ci si è avvalsi, in questo percorso, della collaborazione di quegli Specialisti che spesso si trovano a valutare il paziente cefalalgico e troppe poche volte si trovano a dialogarne col Neurologo, fondamentale punto di riferimento quando si parla di sindromi dolorose che hanno nel capo il loro bersaglio principale.
L'elaborazione dei contributi didattici presentati nel corso di questi 15 anni di vita dell'ASC rimane tuttavia il principio ispiratore del volume, integrato e riorganizzato secondo la logica della ICHD-3 (International Classification of Headache Disorders), la nuova classificazione dell' International Headache Society (IHS). Obiettivo principale dell'ASC è, infatti, cercare di formare Cultori dell'argomento Cefalee fondendo ciò che la ricerca clinica offre con quello che l'esperienza clinica quotidianamente insegna. L'esperienza clinica è realtà e non c'è ricerca che non parta dall'osservazione della realtà. Osservare, capire, conoscere rappresentano il paradigma irrinunciabile per chi vuole occuparsi di un problema tanto diffuso ma altrettanto complesso, come quello del dolore cefalico.
In quest'ottica, alcuni capitoli hanno un carattere prettamente didattico, con l'intento di proporre ai più giovani, ancora privi di quella conoscenza specifica che l'esperienza fornisce, un bagaglio culturale fondamentale per lo sviluppo della propria professionalità; altri, invece, affrontano problemi clinici di particolare interesse, alla luce di linee di ricerca originali e stimolanti ma anche di aspetti clinici peculiari e significativi, che non sempre vengono presi nella giusta considerazione da criteri diagnostici e fredde classificazioni. Penso ad argomenti come 'la donna emicranica' o 'la cefalea nella terza età', o ancora 'emicrania, forme rare e complicanze', solo per citare alcuni dei capitoli più originali e innovativi.
Ringrazio tutti gli autori che, nonostante il tour de force a cui sono stati sottoposti per dar vita nel più breve tempo possibile a questo volume, non hanno certo risparmiato energie e passione. Passione che si percepisce da come gli argomenti sono stati analizzati e sviscerati. Passione, dedizione al problema del paziente cefalalgico e amore per la ricerca che sono il comun denominatore di un gruppo di persone che ha dato vita all'Associazione Neurologica Italiana per la Ricerca sulle Cefalee (ANIRCEF) e all'ASC, che ne rappresenta il braccio formativo. Infine, un sincero ringraziamento a Emilia e Vittoria Javicoli, anima della EVA Communication, che da anni ci supportano (e ci sopportano) in questa nostra splendida avventura e ancora una volta hanno dato il loro preziosissimo contributo perché questo testo avesse luce. Da ultimo, un sentito ringraziamento alla casa editrice Cortina, che ha creduto in questo progetto editoriale e ne ha permesso la realizzazione.
Con la speranza che questo manuale possa essere di valido aiuto nella pratica quotidiana e fedele compagno per risolvere le difficoltà di chi affronta il complesso argomento della patologia cefalalgica, auguriamo a tutti una buona lettura.
A nome di tutti i Curatori
Fabio Frediani